Matra-Simca Bagheera

Motore centrale, 3 posti affiancati!

Nell'Europa del 1973, nonostante (o forse proprio per quello...) si fosse in un momento di forti tensioni sociali, c'era ancora nelle persone, la voglia di sportive compatte, in grado di distinguersi immediatamente da tutto quel che circolava allora.

Era anche il periodo delle ultime sperimentazioni industriali, che alla faccia delle ormai imperanti economie di scala, consentivano ancora di creare, prodotti come la Fiat X 1/9, la Lancia Beta Montecarlo ed, appunto, la Matra-Simca  Bagheera.

La Bagheera, è il primo frutto della alleanza Matra-Simca; Simca fornirà parte della meccanica l'assistenza e la rete commerciale, Matra si occuperà della progettazione e della costruzione delle auto.

L'auto, alla presentazione del 1973, era splendida, con una linea degna delle più belle ed importanti sportive del periodo e con soluzioni avveneristiche come la carrozzeria in pannelli di resina, per la prima volta ottenuti per iniezione, il motore centrale, ma soprattutto i famigerati 3 posti affiancati!

 

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In fila per tre

Stupore ed ammirazione tra gli addetti ai lavori anche per le scelte dei colori e degli allestimenti, estremamente vistosi e sgargianti, ma che comunque riflettevano la moda del momento:non da meno era poi la strumentazione coperta da uno schermo verde, in puro stile Star Trek.

Il nome, rubato alla pantera de "Il libro della giungla", prometteva fuoco e fiamme, ma in realtà, la Simca, all'epoca non aveva altro da offrire, che un valido, ma obsoleto, 4 cilindri 1.3, all'occorrenza spremuto fino ad 84 cv: il persistente rumore da lavatrice scassata del buon vecchio aste e bilancieri è forse il peggior difetto dell'auto.

La buona notizia è che comunque, dato il peso limitato ed l'ottima aerodinamica, si raggiungevano prestazioni decisamente interessanti, arrivando a dichiarare 185 km/h di punta massima.

Inoltre, la telaistica era più che valida, e qui si vedeva l'esperienza di Matra, dato che aveva già incamerato un titolo F1, ed un Mondiale Marche, nonchè 3 24 ore di Le mans...

Del resto, questo piccolo e spregiudicato marchio, era nient'altro che la branca automobilistica, di un enorme e ricco gruppo industriale, che traeva i suoi guadagni, dalla missilistica e dalla ricerca e produzione aerospaziale; c'è qualcosa da aggiungere?

Si, da aggiungere c’è che questa sportiva pseudo popolare ( costava 3.000.000 di lire al debutto nel 73, più o meno come una 124 ABARTH!),in fin dei conti, fu un buon successo commerciale, dato che se ne vendettero circa 50.000 unità, dal 1973, al 1980 divise in 2 serie principali, e motorizzate successivamente, anche dalla nuova versione da 1442cm ,del sempreverde motore Simca: questo modello, disponibile già dalla prima serie,  diede vita alla versione S da 90cv, che soprattutto garantiva una migliore elasticità di marcia.


...Meooow!


Panterone...

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Tres Chic!

Degni di nota i pochissimi esemplari griffati Courrèges, che prevedevano vernice “Total White”, con interni in pelle, e l’immancabile borsello anni ’70 a mo’ di tasca sui pannelli porta: fantastico!

Fiat lo copiò poco dopo per la sua 127 seconda serie CL, facendolo pure staccabile…. una sciccheria imbarazzante!  

Oggi rimane un’auto insolita, divertente e, soprattutto le prima serie costruite dal ’73 al ’76, uno splendido oggetto di design del periodo.

Potrebbe esser anche un’auto da tener d’occhio, in termini di valore, poiché si possono ancora trovare dei buoni esemplari, sfuggiti alle presse grazie ai premurosi ed appassionati proprietari, con cifre che vanno dai 4 ai 7000 Euro: esemplari perfettamente conservati o restaurati, hanno anche richieste intorno ai 15000.

Matra-Simca Bagheera

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