Porsche 944 Turbo Cabriolet

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Ricordo anche che per anni, non appena avvistavo una 944 cabrio, cercavo subito lo specchio di coda, per cercare quella sigla così significativa per me: Turbo!

In tutta onestà, devo dire di averne viste veramente poche in vita mia, dato che in Italia sembra che ne importarono meno di 50: tutto ciò mi ha ancor di più spinto a cercarne costantemente una, e quando ho avuto la fortuna di imbattermi in questo incredibile esemplare, con pochissimi km ed un solo proprietario da nuova, non ho resistito, ed ho chiuso l’affare immediatamente.

Dopo un sostanzioso tagliando e qualche doverosa ma limitata cura cosmetica, è finalmente tornata al suo primordiale splendore.

Che emozione!

Ero tornato quasi ai miei 16 anni, quando ho potuto guidarla per la prima volta: un ragazzino felice con una delle sue auto dei sogni.

La sua guida, a parere mio, è un po’ come l’estetica: pulita, elegante e morbida, con una grinta eccezionale.

Quando si passeggia la 944 è una comoda e rilassante Gt, ma non appena si spinge, si trasforma in un cavallo di razza, preciso, impetuoso e violento.

Eh si, violento, perché a differenza del motore da 220 cv, il 250 cv derivato dai motori Cup, ti fa immediatamente partecipe delle prestazioni di cui è capace, date dalle dimensioni maggiorate della sua turbina e relativa pressione aumentata.

Il fantomatico “calcio nel culo” delle buone e vecchie turbo old style, qui è ben avvertibile a circa 3000 giri, quando questa splendida panterona, scatta con veemenza ( 0/100 km/h in circa 6 sec) e senza tanti convenevoli fino a oltre 250 km/h di velocità massima.

Le prestazioni sono notevoli in senso assoluto ancora oggi: lo sterzo, l’assetto, il cambio ed i freni, assecondano la portentosa spinta in maniera eccellente, e l’autobloccante al 40% regala tantissimo quando la si mette alla frusta.


Turbo Boost!

In questi frangenti, se si riesce a mantenere la turbina in pressione, quindi si guida sempre un po’ in anticipo sulle curve, ci si ritrova sempre più spesso a far visita al proprio gommista….

Con la distribuzione dei pesi praticamente perfetta ( circa 50/50) data dalla disposizione transaxle, devo dire che è anche un vero piacere provocare la 944, perché è comunque estremamente sincera e facile da riprendere, con un’ottima tenuta ed una stabilità esemplare.

Persino il confort resta sorprendente, in quanto la rumorosità è assolutamente minima per il tipo di auto; inoltre non si soffre neanche tanto il vento, con la capote abbassata, in quanto la curatissima aerodinamica, protegge più che adeguatamente anche viaggiando piuttosto spediti.

 Le rifiniture poi, sono in linea con i prodotti Porsche del periodo: assolutamente raffinate e notevolmente complicate, le auto di Zuffenhausen stavano per uccidere la stessa casa, che in quel periodo, praticamente le vendeva tutte in perdita, e senza un’ intervento radicale di ristrutturazione aziendale e di prodotto, probabilmente avrebbe dovuto chiudere i battenti.

Cosa aggiungere quindi su questa “snobbissima” regina della strada?

Cercatene una (anche tramite Classic Cars Italia ), compratela, e provate poi a separarvene…se ci riuscite!

 

Porsche 944 Turbo Cabriolet

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