Giardiniera, il Genio e la Compagna

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Le differenze tra le varie versioni, sono state minime ed hanno prevalentemente interessato gli allestimenti, modificati seguendo spesso le corrispettive versioni berlina, i fregi, le borchie, i cristalli e gli abbinamenti cromatici.

Cos’abbiamo?

4 ruote? Si! Un tetto quasi sempre impermeabile? Si! Spazio di carico adeguato alle provviste di una famiglia per un mese? Si! Motore instancabile e con consumi apprezzabili pure da San Francesco? Si! Un riscaldamento appena migliore del bue e dell’asinello? Si! Prestazioni migliori di quelle, di un moderno turbodiesel con la turbina rotta o il fap/dpf (limortaccivostra) intasato? Si! Maneggevolezza e facilità di parcheggio degne del triciclo di vostro nipote? Si! Disponibilità e costi ricambi accessibili anche per le tasche dell’Italiano medio (sempre più vuote..)? Si! Manutenzione effettuabile facilmente anche da una scimmia ubriaca? Si! Abbiamo dunque l’Utilitaria (si, con la U maiuscola), perfetta per l’uso anche quotidiano? Se le esigenze, non sono quelle di percorrere troppi chilometri al giorno, di percorrere strade troppo veloci o di avere il confort di una mini-limousine, si, può essere l’utilitaria definitiva! Per l’utilizzo durante i raduni, e le manifestazioni di auto storiche, sarà sempre la benvenuta, data anche la sua sempre maggiore rarità, a dispetto delle onnipresenti 500 berlina. Inoltre ad andarci in giro, è quasi come regalare e regalarsi, una seduta gratis di Riso-Terapia, dato che di superiore al vostro sorriso mentre la usate, c’è solo quello della gente di ogni età, che incontrate lungo la strada.

Utilizzo oggi

Ma cosa significa, possedere ed usare, oggi, una Giardiniera, soprattutto a confronto delle moderne utilitarie? Divertirsi! Dal momento in cui la si guarda, giù in strada o nel garage, ci si innamora perdutamente di questa scatoletta scoppiettante, che già dal rumore, si preannuncia delicata, ma anche irriverente nel traffico di ogni giorno. Niente scatti portentosi, ma eccellente elasticità di marcia, tipo un somaro. Comfort acustico e “di sedere” decisamente discutibile, ma tanto spazio, ottimamente sfruttabile anche per malate di shopping compulsivo. Tenuta e frenata, specie sul bagnato, da “santi in paradiso”, ma affidabilità eccezionale e costi di gestione paragonabili a quelli di un criceto. Climatizzatore? Hahaha…no! Il tetto in tela a tutta lunghezza è molto meglio…specie le sere d’estate a guardar le stelle! E poi, volete mettere il fascino di guidare un qualcosa che abbia una personalità decisa, dettata anche e soprattutto dal suo voler essere assolutamente minimale?

Mercato

Le varie versioni della Giardiniera, stanno vivendo una costante rivalutazione, che le ha portate, in molti casi, a superare, almeno in Europa, le quotazioni delle corrispondenti versioni berlina: ciò è determinato anche dalla rarità del modello, in quanto, mentre le 500 berlina sono state prodotte in oltre 4.000.000 di esemplari, la Giardiniera ne ha totalizzati solamente 327.000. L’ultimo esemplare completamente e correttamente restaurato della prima serie (rarissima, con serbatoio piatto come la berlina N) che è stato immesso sul mercato, aveva una richiesta vicina ai 20.000 Euro, per le versioni con specifiche D (seconda serie sempre molto rara, con serbatoio squadrato sulla sinistra) siamo arrivati a cifre massime, intorno ai 13.000, per le specifiche F (ultima a marchio Fiat, meno cromature e serbatoio a botticella) si parla di cifre massime che vanno fino ai 9.000, mentre per le meno quotate Autobianchi, si va dai 5 ai 7.000 Euro. Per il rarissimo Furgoncino, si trovano esemplari perfetti che vanno dai 10 ai 15000 Euro. Le cifre pubblicate si riferiscono ad autovetture restaurate professionalmente, in perfette condizioni ed in regola come documenti. Tutto questo non è un semplice riportare le quotazioni pubblicate da altri, ma l’effettivo andamento del mercato Europeo, in base alle richieste pubblicate, ed agli scambi effettivi, effettuati anche dal sottoscritto. Per le vetture conservate, il discorso è diverso, perché solitamente si tratta di vetture che hanno vissuto una vita parecchio intensa, data la loro natura di lavoratrici, e quindi, nonostante spesso si trovino esemplari a cifre ben al di sotto di quanto indicato, una corretta valutazione degli interventi da effettuare, è essenziale per non trovarsi con spese di ripristino inaspettate, tali anche da superare il valore dell’auto. Logicamente, i valori indicati si riferiscono alla data di questo articolo

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